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La Cjase dal len - CasaClima A+ - 01
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La Cjase dal len - CasaClima A+ - 01
  • gruppo di progettazione:
    arch. Andrea Boz, arch. Simone Mantovani, p.i. Mauro Chiampolino, ing. Andrea Bonanni, arch. Chiara Gortani, p.i. Ermanno Boschetti, p.i. Matteo Cimenti, geol. Danilo Simonetti
  • anno: 2013
  • luogo: Sutrio (UDINE) - Italia
  • tipologia: Edifici polifunzionali, Edifici CasaClima, Edifici pubblici

Recupero storico ed ampliamento moderno della ex-falegnameria Marsilio 

“La Cjase dal len” è situata a quota 600 m.s.l.m. nella regione alpina della Carnia e funge da ingresso di Sutrio (Udine), cittadina alle pendici del monte Zoncolan e al centro dell’Alta Valle del But. Grazie alla fiorente tradizione di maestri d’ascia e di abili artigiani del settore dei mobili l’abitato è definito il  “Paese del legno” per antonomasia in Friuli. L’edificio per secoli è stato il fulcro di questo tipo di attività; architettonicamente è costituito da più corpi di diverse altezze sviluppatisi, dal XVII fino alla fine del secolo scorso, lungo l’asse Nord-Sud della roggia comunale e occupa un’area verde di circa un ettaro.
L’intervento consiste nel restauro del complesso -conosciuto in passato come “Ex segheria Marsilio” e comprendente l’attiguo mulino Seicentesco- ed una sua riconversione a polo didattico-museale a disposizione della cittadinanza. Tale destinazione è adatta a preservare la rilevante importanza storica-sociale del manufatto; a tal fine si è posto particolare attenzione al trattamento delle superfici e delle membrature strutturali in modo da recuperare la tessitura originaria e operando con un occhio di riguardo sulle strutture lignee dei solai e delle coperture.
Sono stati utilizzati solo isolanti naturali in fibra di legno, malte e betoncini di calce pura o con pozzolana, intonaci di calce applicarti su cannicciato, etc., nonché legname locale o in alternativa della vicina Austria, ma sempre certificato PEFC.  L’impianto di riscaldamento è alimentato direttamente dalla rete comunale di teleriscaldamento a biomasse. È stato realizzato un impianto per il recupero  dell’acqua piovana utilizzabile sia per l’alimentazione degli sciacquoni dei bagni che dall’impianto antincendio.
Permettere la effettiva riconversione funzionale del vecchio opificio e consentirne la piena fruibilità a tutti i tipi di utenza ha reso necessario un complesso sistema di deambulazione/distribuzione ai vari piani,  rilevanti impianti tecnologici e numerosi servizi igienici .
Per soddisfare le prestazione tecniche richieste evitando di stravolgere formalmente e strutturalmente l’edificio la soluzione è stata quella di realizzare, al posto del precario magazzino del secondo dopoguerra, un volume ligneo a due piani in X-lam lungo il fronte Est, destinato ad ospitare scale, ascensori, servizi igienici e vani tecnici.  Concentrando nel nuovo manufatto gran parte delle invasive strutture “moderne” si è evitato di utilizzare per tali fini i delicati spazi del complesso storico potendone conservare i caratteri tipologici e morfologici iniziali.
Il nuovo volume ligneo, pur essendo parte integrante del complesso, si discosta percettivamente dagli edifici antichi per la sua forma curva per garantire una corretta lettura storico architettonica; questa è resa più evidente dalla interposizione di uno spazio vetrato a tutta altezza che funge da cesura tra i due tipi di intervento.
La nuova struttura è morfologicamente  e strutturalmente moderna ma al contempo integrata con il contesto grazie al rivestitimento esterno in tavole di larice che nel tempo assumerà la patina grigiastra tipica delle costruzioni della zona, con la sola eccezione dei profili “marcapiani” in alluminio e di alcune tavole lignee colorate.



DATI GENERALI
- Periodo di ristrutturazione
06/2011 - 06/2013
- Superficie lorda riscaldabile totale
 840 mq
- Volume interno riscaldabile 
3500 mc
- Sviluppo esterno involucro termico 
1780 mq
- Rapporto superfici-volume riscaldabile
0,50 S/V
- Valore U medio involucro 
 0,31 W/mqK
- Standard energ. CasaClima
CL. A plus: 29 kWh/mqK

 

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